Comunità educative, storia di J. : dall’alfabetizzazione all’assunzione lavorativa

J. da cinque anni è ospite de “Il Fazzoletto”, comunità educativa per minori nata in seno alla Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus. Cinque anni di un cammino percorso insieme con volontari e professionisti impegnati a formare giovanissimi e a restituire loro la serenità necessaria per inserirsi nel tessuto sociale. Semi piantati a suo tempo e che cominciano a sbocciare.

È proprio il caso di J. che, nel 2019, termina il corso di alfabetizzazione in “Lingua italiana come lingua seconda, per adulti stranieri” e nel 2020, a 18 anni, consegue il diploma del I ciclo di Istruzione secondaria presso il C.P I.A 1 di Foggia. Successivamente, grazie al supporto e alla guida dell’equipe educativa della Fondazione, prendendo parte al programma regionale “Garanzia Giovani”, J. ha avuto la possibilità di svolgere alcuni tirocini professionalizzati. Al termine del periodo formativo è stata assunta come addetta alle vendite nella grande distribuzione, proprio nel punto vendita in cui ha svolto il suo ultimo tirocinio. Qui ha sperimentato, e continua a sperimentare, ruoli di responsabilità e una crescita professionale e personale, perseguendo gli obiettivi di indipendenza e autonomia propri del suo progetto educativo.

“Una storia di riscatto e di successo – ha chiosato in merito Antonio De Maso, direttore della Fondazione – che proviamo a costruire giorno dopo giorno con tutti gli ospiti. Le nostre tre comunità educative – ha spiegato – sposano la filosofia e la pedagogia salesiana di Don Bosco, in un’ottica di accoglienza incondizionata e di prevenzione alla devianza: crediamo nel potenziale di ogni persona e nelle sue ‘forze di bene’. Mediante la relazione educativa, fondata su fiducia e rispetto reciproco, costruita attraverso una presenza costante e quotidiana, si offre ai giovani, in qualunque condizione essi si trovino, la possibilità di vivere una crescita personale che sviluppi le energie di cui sono portatori, grazie anche a esperienze di vita positive che accrescano la loro autostima, il loro senso di autoefficacia e le loro capacità personali e sociali”.

“I ragazzi non sono destinatari passivi dell’intervento educativo – aggiunge De Maso – ma i reali protagonisti di tutti i processi che li riguardano, sono risorsa che permette di attuare una revisione critica costante, sia della propria vita che del nostro lavoro, attraverso cui poi ridisegnare possibili scenari futuri, grazie anche alla forza della loro resilienza”.

Da qualche anno, inoltre, esiste anche un “Gruppo Appartamento”, costituito allo scopo di accompagnare in maniera più efficace i ragazzi verso l’autonomia abitativa. Il lavoro di rete, in sinergia con i Servizi Sociali e con le altre istituzioni locali, realizza la costruzione di progetti di vita perseguibili, calibrati ad hoc su ogni singolo individuo, tali da consentire a ogni ragazzo il raggiungimento di una vera inclusione sociale e lavorativa (info comunità educative: 3311124068; e-mail: minori@siniscalcoceciemmaus.it)