Mission

È una delle frasi di Don Giovanni Bosco, sacerdote torinese vissuto durante il XIX secolo che dedicò la sua vita in favore dei giovani poveri. Alla sua azione educativa è ispirato il metodo della Fondazione, orientato da una premessa pedagogica caratterizzata dall’amorevolezza, volta a ridestare un clima familiare perduto. Capisaldi di questa metodologia sono: la volontà di stare con i giovani per costruire una relazione educativa quotidiana; l’accoglienza incondizionata basata sul dialogo; la centralità della ragione quale strumento di emancipazione anche religiosa, tale da riconoscere in ognuno un’invocazione di trascendenza, di speranza, di pace, di giustizia, nel solco della parola di Gesù di Nazareth.

Nel “sistema preventivo” di Don Bosco acquista un ruolo centrale l’ambiente positivo, intessuto di relazioni umane e vivificato dalla presenza solidale degli educatori e dal protagonismo dei giovani.

Sulla base di questi insegnamenti, la Fondazione persegue finalità di solidarietà sociale, assistenza, educazione e istruzione. Propone un miglioramento della qualità della vita e della salute, anche attraverso la prestazione di servizi socio-sanitari, nonché promuovendo interventi personalizzati.

In particolare, la Fondazione favorisce il recupero e il reinserimento sociale di persone che vivono in situazioni di disagio, rivolgendosi a:

  • Minori per interventi socio assistenziali, senza escludere l’attenzione alle problematiche della neuropsichiatria infantile

  • Persone con disabilità

  • Persone affette da AIDS

  • Persone con problematiche psico-sociali e di tossicodipendenza

  • Persone con problematiche sociali (gestanti e madri con figli minori a carico, vittime di violenza e tratta)

  • Migranti e famiglie di migranti

Tra gli obiettivi, c’è quello di sviluppare una serie di attività mirate per andare incontro alle esigenze dei soggetti sopramenzionati, allo scopo di gestire strutture di supporto in grado di dare assistenza socio-sanitaria ai meno abbienti. Fornire, inoltre, risposte educative alle varie forme di disagio giovanile, con particolare attenzione per quelle fasce sociali più emarginate, favorendo la partecipazione alla vita del territorio e promuovendo forme di cittadinanza attiva e responsabile.