De Maso: “Vicini agli imprenditori minacciati, atto grave anche alla luce della crisi del grano”

“Siamo partecipi della situazione di allarme che hanno sollevato Libera e le associazioni antiracket ‘Luigi e Aurelio Luciani’ e Fondazione antiusura Buon Samaritano. Ma siamo vicini soprattutto a Lazzaro D’Auria e a tutti gli imprenditori che sono sottoposti a questi atti intimidatori”.

Così Antonio De Maso, direttore della Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus, a distanza di alcuni giorni dalla manifestazione di solidarietà dello scorso 21 giugno, provando a tenere alta l’attenzione su una situazione che, di fatto, coinvolge tutti gli attori che operano nella filiera agricola.

“In questo particolare momento storico – continua De Maso, riferendosi a quanto accaduto all’imprenditore D’Auria – al grave atto di natura mafiosa si aggiunge quello di natura emergenziale, legato alla crisi mondiale del grano: un solo ettaro di grano bruciato, infatti, rappresenta un contributo alla crisi di questa coltura per noi così importante. Anche la Fondazione si occupa di grano e di biologico e questa è una ragione in più per essere preoccupati. Bene hanno fatto le associazioni e le istituzioni a organizzare l’iniziativa – ha concluso – ma non dobbiamo in alcun modo abbassare la guardia”.