Vecchie e nuove storie che si incrociano: le festività nelle comunità di accoglienza
Le festività natalizie, compreso l’ultimo dell’anno, rappresentano per le nostre comunità di accoglienza uno straordinario incrocio di vecchie e nuove storie. Chi è stato accolto negli anni scorsi, infatti, spesso torna a trovarci, anzi non vede l’ora, proprio come si fa con quei parenti lontani che si ritrovano in questi giorni. Chi è attualmente accolto invece, non sempre riesce a raggiungere la propria famiglia di origine e allora resta, e festeggia con noi, incontrando nuovi amici e condividendo storie e momenti.
Nelle comunità poi, ci sono ragazzi di varie confessioni, e allora il Natale può diventare una “prima volta” in cui al di là dei propri riferimenti religiosi è importante stare insieme, condividerne lo spirito, le tradizioni, respirare l’aria.
“In questi giorni molti accolti assaporano per la prima volta il calore natalizio – racconta Cornelia Hunger , volontaria che, con il marito Vito Pastore , costituisce una delle famiglie accoglienti di Villaggio Don Bosco – sedendo tutti a una stessa tavolata, preparando dolci, ascoltando e raccontando le loro storie. Alcuni, ad esempio, non conoscono giochi per noi tradizionali, come la tombola, ed è divertente osservare le loro reazioni al tavolo: è una prima volta insieme che inevitabilmente rappresenta solo l’inizio di un rapporto di familiarità, di amicizia, che si rinnova col tempo. Ed è bellissimo incontrarli anche negli anni a venire, quando ormai sono fuori dai nostri progetti di accoglienza, proprio come si fa tra persone di famiglia”.
Non c’è modo migliore per noi di augurare un ultimo dell’anno sereno e un felicissimo 2025 ormai prossimo: buon anno a tutti!